Apologia del trenino. O quasi

/home/wpcom/public_html/wp-content/blogs.dir/170/49673297/files/2014/12/img_1707.jpg

Premetto che ho sempre amato viaggiare in treno. Il treno ha in sé una dimensione romantica e quasi fantastica. È un teatro perfetto per un romanzo giallo d’altri tempi, come il mitico Oriente Express, o per una vicenda amorosa tra due sconosciuti.
A differenza di un aereo guardi il paesaggio con una certa calma e puoi quasi toccare i luoghi che attraversi, apprezzarne i mutamenti e l’incredibile varietà, almeno in Italia.
Con il regionale, in primavera e estate, a finestrini abbassati avverti anche i profumi della campagna insieme a quell’odore forte, come di ferodo, dei pasticconi dei freni alle fermate, che fa di certo un male cane, ma che un giorno so già che mi mancherà.

Il treno è lo spaccato perfetto di una nazione. A bordo coesistono spesso i più disparati generi, razze, culture e strati sociali di un paese. Non voglio dire che basterebbe un convoglio a rappresentare uno stato ma di certo può esserne un affresco convincente.
Così il trasporto ferroviario e le sue condizioni possono dire parecchio altro di un Paese. Possono parlarci ad esempio del livello di civiltà, della tolleranza, dell’educazione e del grado di insicurezza che si avverte al suo interno.

In treno non ci si annoia quasi mai. Si riesce ancora a parlare, ovvero ad estraniarsi, a pensare, ad ascoltare musica, a leggere, ultimamente anche a documentare gli improbabili compagni di viaggio commentando in tempo reale con gli amici quello che ci circonda.
Certo capisco anche io che tutto questo sia un lusso e che quando hai poco tempo un treno ad alta velocità per fare Roma-Firenze è utile. Imprescindibile. Soprattutto se devi tornare a Roma in serata.
Ma no, continuo a ripetermi che il trenino regionale è bello, romantico, affascinante e cerco di trovare il lato stimolante del fatto che a Termini te lo piazzino sempre in binari fantasma che ti sembra di arrivare a piedi fino quasi a Latina per salirci, cerco il lato positivo di potere scegliere tra la sauna/bagno turco e il gelo polare sia in estate che d’inverno e soprattutto mi lambicco il cervello per motivare in modo costruttivo i vantaggi di certo insiti in questa sorta di yeti che si è tolta le scarpe e me le tiene sotto al naso da quasi due ore e poi tangenzialmente mi chiedo perché un treno regionale coi finestrini bloccati e senza neppure una presa elettrica impieghi 4 volte il tempo di percorrenza del treno veloce ma costi solo la metà invece di 1/4… Ma di certo ci sarà un ottimo motivo… Solo che al momento davvero mi sfugge!

Comunque crucciarsi per i finestrini bloccati non ha senso. Dopo due ore con questi piedi pelosi sotto di me (tipo Lo Hobbit) ho perso completamente l’olfatto e molte delle mie residue facoltà mentali, temo per sempre.

Brasil

20140314-010831.jpg

– Maccome? Ancora nn ti hanno portato i biscotti???
Sapevo che nn c’era da fidarsi del corriere. Già li vedevo, poveri e ignari, strafogati senza ritegno da chi li doveva proteggere e consegnare.
– Mo’ te li porto io!!!
Ho detto con tanto di spocchia.

Quando ho chiamato Claudia per dire che le avrei preso i cioccolatosi Brasil, in effetti, ero davanti allo stand dei Gentilini a Termini, semplice ma bello con tutte le confezioni sulle pareti e illuminato dall’interno. Ma nel momento in cui un istante dopo ho fatto per entrare mi hanno fermato:
– Ci scusi tanto ma il negozio è chiuso, stiamo facendo dei lavori e abbiamo solo l’illuminazione, inoltre abbiamo la cassa senza corrente, sicché…nn possiamo venderle i biscotti. Ma se aspetta una mezz’ora dovremmo terminare…

Fosse stato per me avrei soprasseduto. Ma io detesto nn mantenere le promesse. Restava però il problema che il treno sarebbe partito dopo 10 minuti e io sn parecchio ansioso quando si tratta di treni/aerei per traumi giovanili mai rimossi. Quindi, vista la determinazione delle ragazze ho deciso di provare col mega-supermercato sotto la stazione. Ma a parte la fila per pagare nn c’era manco un pacco di Gentilini!
Meno di 6 minuti. Tragedia.
Risalgo e torno là, davanti allo stand e, senza sapere come (ma avendo ben chiaro il perché) mi sono accorto che mi erano cresciuti enormi occhi imploranti, una via di mezzo tra Candy Candy e il Gatto con gli Stivali di Shrek. E così, ci ho riprovato:
– Sentite, io lo so che il negozio è chiuso ma io li DEVO portare alla mia nipotina che aspetta solo i suoi biscottini. Come a dire: nn è per me. È p’a creatura!
E così 2 minuti dopo stavo con due pacchi di biscotti in mano, una bottiglia d’acqua in braccio e una borsa in spalla. Così bardato ho iniziato a correre (si fa per dire) verso il binario. Se Dio vuole, a meno di un minuto dalla partenza e l’ulcera da panico incipiente, sono finalmente salito e ho preso posto sul treno….
Il treno sbagliato però.

La scena col controllore ve la risparmio…

PS: Nn avevo mai notato che i Gentilini sulla confezione avessero stampato un trenino di biscotti. Ah, il destino…

Taxxi

20131007-235541.jpg

Napoli è come quegli amici talmente simpatici che finisci per perdonare loro tutto quanto ti combinano quotidianamente (e quei maledetti lo sanno bene!).

È facile amarla a distanza certo, mi direte, più difficile è amarla quando, come questa mattina, dopo un fine settimana “de fuego” e il treno in partenza all’alba, aspetti 50 minuti alla fermata del pullman e nn passa nulla! E quando dico nulla intendo proprio nulla! Niente autobus, ma neppure un taxi, radiotaxi neppure a parlarne. Qualche amico misericordioso? Inutile (dopo la diaspora universitaria è più facile che io incontri un napoletano che mi offra un passaggio a Londra che nn a Napoli).
Solo un mare infinito di creaturi che vanno a scuola scortati da vocianti genitori con suv sempre più oscurati e enormi (ma questi nei Quartieri nn restano mai incastrati?).
Finalmente, però, quando stai per mettere mano al bazooka per far saltare in aria Genitori-Swat e suv-blindati in seconda/terza fila, vedi arrivare da lontano il tanto atteso mezzo pubblico.
5 minuti dopo sei su una delle strade più suggestive del mondo: la Tangenziale di Napoli verso Capodichino. Al mattino presto è dominata dal Vesuvio e da una leggera nebbiolina che sale dal mare quasi fosse panna montata. E, a dispetto del previsto diluvio universale, questa città ti regala un sole caldo che ti trasforma in pochi istanti da incazzato che eri in un morbido gatto che fa le fusa e si stiracchia alla sua luce.
Ma nn perdiamo di vista l’obiettivo, ho il treno e ormai mancano solo 20 minuti. Vabbè, pensi, oramai ci siamo… e invece il napoletano deve essere allenato ad aspettarsi la qualunque: solo così avrà sempre la capacità di reagire. E infatti colpo di scena! Il pullman da oggi cambia itinerario e quindi ti porta sì in stazione, ma prima fa il giro dell’universo-mondo, comprensivo di: Centro Direzionale (io prima o poi quel cornuto di un giapponese che lo ha progettato ce lo muro vivo dentro) e giro turistico sotto Poggioreale, con zoccole di 60 centimetri che prendono la tintarella sul muro di cinta.
Lo sgomento dura un attimo. L’attimo dopo è già in corso un consiglio di guerra congiunto con le 4 signore presenti e il conducente che in un attimo si sn fatti carico della tua disperazione e che dopo un rapido calcolo, a dieci minuti dalla partenza del treno optano per una fermata straordinaria e ti scaricano al “posteggio” taxi del carcere.
L’autista, compresa la mia evidente premura, imposta la modalità Stealth e – letteralmente – vola, incurante di vigili, semafori e cristiani, affrontando il chilometro e mezzo che mi separa dai binari a “velocità smodata” e io, proprio come in Balle Spaziali, resto schiacciato ora su un lato ora sull’altro della piccola vettura.
Eppure in tutto questo bailamme mi si allarga un malcelato sorriso.
Adesso so che ce la farò.

http://youtu.be/Ivo7qnhKkYc

PS: Sto entrando a Roma Termini e mi pare la Svizzera (t’voglio-fa-capi’).
E poi si chiedono perché i napoletani sono più svegli, chessò, dei milanesi (tendenzialmente “abbonati”). Ma è evidente! A parità di età anagrafica hanno una vita densa il doppio, forse il triplo. Io sn sveglio da 3 ore e mi sembra di stare in giro da tre giorni!!!