Mutande e calzini, grazie. È stata questa la risposta che ho dato per molto tempo alla domanda di parenti e amici stretti: Cosa vuoi per il tuo compleanno? Cosa ti serve per Natale? E nn era certo la reazione annoiata di un bambino che aveva tutto. Al contrario.
Rispondeva però ad un’esigenza specifica e che sembrava insanabile: l’assoluta e costante scarsità di mutande ma soprattutto di calzini a casa mia. Altro che indice di scarsità relativa! Magari fosse stato un problema di prezzo.
Ogni anno, prima della pausa estiva, mia madre (su cui a distanza di anni ho ancora ragionevoli sospetti) veniva mandata in missione per comprare 10 paia di “fatasmini” e dopo l’estate lo stesso succedeva con i calzini cd normali. Eppure nn c’era niente da fare: tranne il primo mese, in cui i malefici facevano finta di nulla per illuderti che tutto andasse bene, era pressoché impossibile trovare nn solo le mutande ma soprattutto i calzini!!!
Dopo un po’ ho iniziato a credere che sul fondo del cassetto ci fosse una porta verso universi paralleli dove gli ignari “cazettini” venivano teletrasportati e dove, mio malgrado, esistevano montagnélle dei miei adorati che aspettavano solo di tornare a casa. Ma per quanto io ribaltatassi il cassetto più e più volte nn ho mai trovato nessuno Stargate. E neppure un più modesto doppio fondo, in cui pure ho sperato.
La guerra di mutande e calzini ha caratterizzato senza dubbio tutta la mia adolescenza. E se invece che un “perdigiorno” fossi stato un po’ più scienziato (alla Sciarpino, per capirci) avrei di certo studiato questo strano fenomeno, prossimo all’autocombustione, che di certo affligge calzini e mutande di tutto il mondo. Adesso sarei di certo ricco e famoso ma soprattutto nn starei qui a meditare, davanti allo stendino e con una certa inquietudine, alla domanda dell’amata Gina:
– Hai mai la sensazione che i calzini scompaiano…???
– Sì
Special Thanks a Zia Marina per l’ospitalità e per avermi iniziato al concetto di Stargate