Cercare di capire le persone è come guardare il mondo attraverso una lente colorata. È affascinante ma non semplice: a volte l’immagine non è a fuoco e in alcuni casi non sai neppure bene cosa stai cercando.
Eppure intuisci che qualcosa c’è.
Ne intuisci il potenziale disarmante. Capisci che sotto riservatezza o bizzarria, millantata follia o mani che si agitano al vento nel tardo pomeriggio, racconti strampalati in piedi su di una panchina (tra adolescenti incappucciati e i cartoni della pizza in mano), attitudine allo smarrimento e difficoltà di perdere, si celano diamanti, grezzi. Veri e propri tesori rimasti nascosti grazie alla loro inaccessibilità.
E anche se qualcuno dice che sotto la X non ci sono sempre dei gran dobloni, in cuor tuo sai che non possono neppure essere troppo lontani.