Prendo il tram. Vecchio, metallico, scricchiolante al punto giusto ma di sostanza.
Mi piace il tram. A bordo tutto è un po’ rétro.
Ma oggi sono in una città elegante e funzionale. Piena di giovani rampanti freschi freschi di Pitti Uomo. Di abiti aderenti e pantaloni col risvoltino. Pochette sapientemente infilate nei taschini e doppi o tripli tagli di barbe e capelli molto hipster, ma poco intellettuali.
Però per una volta mi chiedo se non sono io quello sbagliato, che alla mia età vivrei in maglietta, quindi mi pongo con atteggiamento costruttivo a studiare i rampolli locali. Via i pregiudizi.
Mi trovo così a osservare con interesse l’indigeno che sale sul tram, tutto in tiro, abito candido senza una piega, non una goccia di sudore, fisicato e bello come il sole. Giusto un pizzico disturbato dall’arredo usurato del mezzo, mentre tiene a ostentare al cellulare quanto ha in banca, nonché nomi e cognomi del jet-set che frequenta.
In realtà quasi non si cura di quanto lo circonda. Non si cura del ragazzo con la polo grigia su cui sbatte salendo. Non si cura del tipo più anziano col codino un po’ sdrucito (che però evita come la peste) mentre questo lo supera per andare in testa alla vettura.
Vedo gente, faccio cose…
Ma a un certo punto l’incantesimo si spezza. Sento una voce chiedere: BIGLIETTO!? (è il tipo con la polo, è un controllore con tanto di tesserino).
E mentre già faccio mente locale su dove ho cacciato il biglietto obliterato poco prima, vedo con la coda dell’occhio “Bello come il Sole” che nello stupore generale inizia a correre da fare invidia a Bolt verso la testa del tram, dove è rimasta una porticina aperta. Difficile non notarlo. Difficile però anche perderne le tracce, vista la boccetta di profumo che gli si è rovesciata addosso al mattino. Mi fomento. Immagino già una scena da film del tipo con la polo all’inseguimento, ma resto deluso. Non serve.
Quello sdrucito col codino attende, col sorriso accondiscendente di chi ne ha viste tante, l’elegante fuggitivo. E dal resto del tram, tra una risata e uno sfottò, quasi scatta l’applauso mentre i due lo scortano a terra.
Che pena, milioni e milioni di business quando invece bastava un solo euro in più…