Sulla falsariga di quella stilata dalla rivista Internazionale (e segnalatami dalla mia “influenza remota”), vado a compilare una lista semi seria dei miei buoni propositi per il 2019.
Diciamo che se già riuscissi a perseguirne la metà sarebbe un gran risultato.
Tra questi:
Stare un po’ zitto e ragionare di più.
Fare le analisi.
Curarmi di più e volermi bene.
Cercare di dimezzare il tempo passato sul telefonino, specie in compagnia.
Ascoltare più musica dal vivo.
Guardare il mare almeno una volta al mese.
Avere una vita più regolare.
Mangiare di meno e dormire di più.
Fare il turista a Roma.
Fare il romano a Roma.
Andare a Lisbona.
Progettare viaggi futuri a corto raggio (Tourist Trophy) e più lontano (Giappone).
Migliorare la mia grafia.
Essere meno scontroso.
Imparare a chiedere.
Essere meno orgoglioso.
Festeggiare più spesso.
Bere più vino e meno coca zero.
Acquisire maggiore consapevolezza.
Ritagliarmi i miei spazi.
Nuotare.
Trascorrere più WE in montagna.
Tornare a Carloforte.
Recuperare alcune vecchie magliette.
Buttare/regalare quante più cose possibili.
Evitare effetto fisarmonica.
Essere meno melodrammatico.
Coccolare di più i miei.
Staccare.
Perseguire con maggiore determinazione la felicità mia e del “cialtronume” che mi è vicino.
…E voi???